Una giornata da Romani
Il 6 Marzo siamo andati a far visita al Palazzo Doria
Pamphilj: la casa di una famiglia nobile romana.
La nostra guida era Chiara. Lei, molto brava, ci ha spiegato
tutto quello che volevamo e dovevamo sapere. Chiara ci ha fatto vedere come
fare un pettorale in rame, e noi l’abbiamo seguita passo dopo passo nella
costruzione di quest’antica collana romana.
Abbiamo fatto visita anche al piano nobile, che comprendeva
undici sale, ma ne abbiamo visitate solo sei, e cioè quelle restaurate. Le prime
quattro sale si ispirano ai quattro elementi: fuoco, aria, acqua e terra. La
prima sala è quella del fuoco che raffigurava tanti fabbri che lavoravano il ferro
infuocato. La seconda sala, invece, è quella dell’aria, quella che mi è
piaciuta di più perché ricordava tanti miti: un mito che mi ha colpito è quella
di Diana, la dea della caccia, che si è innamorata di un giovane, però non lo
poteva sposare perché lei era una dea e lui era una normalissima persona.
Perciò Diana lo addormentò per guardarlo quando voleva. Poi aveva quattro
riquadri di colore giallo oro. Si trovano a ogni angolo dell’affresco. Su
ognuno di questi, stava scritta una parola: sul primo AMOR era raffigurato
Cupido, il dio dell’amore, sul secondo
stava scritto FORTUNA e c’era Apollo, il dio del Sole. Sul terzo stava scritto
TEMPO e, infine, sul quarto FAMA.
La terza sala è quella dell’acqua. Era rappresentata la madre
di Apollo e Diana con i suoi figli in braccio.
La quarta sala è quella della terra. Aveva quattro colonne dipinte,
la moda di quel tempo.
Le altre due stanze sono quelle dei continenti America e
Africa.
Nella sala dell’America era rappresentata una tenda degli
indiani d’America.
L’ultima stanza che abbiamo visitato è quella dell’Africa. C’erano
rappresentati molti animali tra cui un elefante e un coccodrillo.
Sara FAZAEE IV C t.p.