Nel mese di maggio si sono svolte diverse manifestazioni per il 71° anniversario dei bombardamenti sulla città di Valmontone. Alcuni testimoni di quei drammatici eventi sono venuti a portare la loro esperienza agli alunni delle classi quinte, che hanno partecipato ad un concorso elaborando disegni e testi su quanto ascoltato. Questa la documentazione delle classi Quinta A e Quinta B del Centro Urbano.
Elaborato sul bombardamento di Valmontone
Un giorno qualunque mi è successa
una cosa straordinaria: attraverso un video e delle sincere parole, ho provato
gli stessi sentimenti, le stesse emozioni di chi ha vissuto questa tragedia,
sto parlando della guerra. Vedendo quel video, vedendo dei poveri bambini senza
niente da mangiare, da bere, né per ripararsi ho pensato: “Le persone di oggi,
sia adulti che bambini, non avrebbero mai il coraggio di affrontare torture del
genere”. Ho avuto anche la fortuna di ascoltare testimonianze dal Sig. Cocchia,
che a quell’epoca aveva solo 14 anni. La cosa che mi ha colpito di più è quando
ha raccontato che mentre si trovava nell’orto per raccogliere dell’insalata, sentì
il fischio di una bomba scendere dall’alto; la bomba tagliò tutte le stecche
delle patate. Lui si buttò a terra e la bomba cadde a poca distanza da lui. Mi
ha molto divertito la frase che lui disse alla mamma tornando: -Mamma, possiamo
anche morire di fame ma io all’orto non ci vado più!!-. Immagino quanta paura
si aveva nel sentire o nel vedere cadere bombe, soprattutto per i bambini. Le
immagini che ho visto sono molto chiare: durante la guerra si è distrutto
tutto, dalle semplici capanne a grandi chiese. Molte delle case intorno alla
mia furono distrutte ma per fortuna la mia non del tutto. Avendo una grotta, fu
usata come rifugio; in questa grotta è presente una “fonte storica”: un
crocifisso che risale a quei tempi. Due miei bisnonni parteciparono alla
guerra, rimasero prigionieri per alcuni giorni, ma per fortuna ritornarono a
casa. Alcuni miei parenti sono morti restando vittima dei bombardamenti. La
guerra oggi non è scomparsa del tutto, vorrei che finisse il prima possibile in
tutto il mondo: ogni giorno guardando il telegiornale penso a quei bambini che
soffrono a causa di questa ingiustizia.